Un riconoscimento che riflette una missione educativa: il premio conferito al prof. Daniele Gallo valorizza l’impegno di UniUma nel promuovere un modello didattico fondato sulla “cultura della relazione” e sulla centralità della persona, principi cardine della sua visione educativa e culturale.
“Senza la cultura l’agire umano sarebbe una sconsiderata e non finalizzata espressione di un’incomprensibile realtà umana”.
Con questa frase, tratta da Cultura e relazione nella mediazione formativa, il Direttore Didattico prof. Daniele Gallo descrive l’inizio di un anno accademico innervato da molteplici iniziative incentrate sull’innovazione, ma soprattutto sul rapporto tra cultura e relazione. Perché non è possibile valorizzare la cultura senza curare la relazione tra studenti, studentesse, docenti e ambiente accademico. Non è possibile insegnare o apprendere senza
rivoluzionare il significato stesso della formazione, schiacciata sotto il peso della competizione, del valore solo professionale della persona e dunque delle ansie e delle rinunce derivanti dai possibili fallimenti.
È dalla cultura della relazione che è importante ripartire per riaccendere il futuro delle nostre generazioni. E bisogna farlo in fretta, prima che la stessa cultura sia ridotta a uno sterile gioco delle parti oscillante tra momentanea premiazione del merito e rinuncia agli studi. Su questo impegno si fonda il nuovo modello didattico di UniUma che intende eleggere gli studenti e le studentesse a futuri “costruttori del domani”, prima ancora di formare professionisti.
Una progettualità proposta in modo innovativo dalla Direzione didattica per oltrepassare lo stereotipo dell’insegnamento come mera trasmissione di informazioni e che si articola in iniziative come l’Università in ascolto, per la riformulazione di una didattica fondata sull’ascolto attivo della persona e sulla valorizzazione individuale come condizione imprescindibile anche per la realizzazione professionale; la promozione di una ricerca accademica incentrata sulla tutela dei diritti umani e arricchita da collaborazioni con molteplici strutture private e pubbliche per i tirocini;
l’organizzazione di un ciclo di incontri sulla sostenibilità ambientale; la pianificazione di laboratori sulla riqualificazione delle professioni del mondo contemporaneo in rapporto all’Intelligenza Artificiale.
Un filo conduttore, quello della “cultura della relazione” e dell’innovazione non solo didattica, che ha permesso al polo UniUma di illuminare e lasciarsi illuminare dallo scenario internazionale. Proprio l’impegno condiviso per la tutela dei Diritti Umani, infatti, ha consentito alla Direzione di siglare prestigiosi accordi di mobilità e didattica integrata con sedi universitarie come la brasiliana Università federale del Ceará e quelle ecuatoriane di Manta e Guayaquil.
Prof . Daniele Gallo – Cerimonia di Consegna di un Riconoscimento Speciale
“È impossibile imparare senza essere felici. L’attribuzione di felicità è una condizione imprescindibile per la realizzazione di un buon apprendimento. Felicità è una parola complessa, difficile da comprendere in una contemporaneità sopraffatta dalla competizione e dall’ansia. Non è semplice serenità, ordine, ha in sé la rivoluzione, la capacità di guardare al domani con speranza e impegno, ma soprattutto l’;entusiasmo in grado di guidare gli studenti e le studentesse verso la costituzione di una nuova società più giusta, armonica, felice. È questa la chiave di lettura con cui concepisco l’insegnamento e la relazione docente-discente”.
Con queste parole il Direttore Didattico, professor Daniele Gallo, ha ringraziato il Console Generale dell’Ecuador a Milano, Juan Carlos Castrillon, che il 27 novembre, presso la sede di via Cappellini 21, gli ha conferito un riconoscimento speciale per il contributo nel campo dell’insegnamento e della cultura e per l’impegno e la dedizione con cui ha arricchito e promosso i legami culturali tra l’Ecuador e l’Italia.