In occasione del 25 novembre quattro appuntamenti per riflettere a tutto tondo sulla complessità della violenza di genere e sulle sfide ancora da affrontare per una società più giusta.
Le iniziative proposte spaziano da incontri e dibattiti sulle narrazioni che alimentano pregiudizi e violenze, a toccanti testimonianze personali e progetti fotografici che celebrano la forza femminile. Un’occasione per approfondire il ruolo dei cambiamenti culturali e sociali nella lotta contro la violenza, incoraggiando dialoghi aperti e condividendo esempi di resilienza e impegno verso l’equità e il rispetto.
Rosso come Amore. Rosso come Violenza
MARTEDI’ 19 NOVEMBRE ORE 18.00 – Sala Mondolfo
Cristina Maurelli e Giuditta Rossi, fondatrici di Bold Stories, guideranno l’incontro “Rosso come Amore, Rosso come Violenza” per esplorare l’ambiguità delle narrazioni sulle relazioni e ridefinire il concetto di maschilità. Attraverso esempi virtuosi tratti da film, serie TV e pubblicità, si mostrerà che il cambiamento è già in atto e che è possibile rompere gli stereotipi di genere che alimentano pregiudizi. L’evento mette in luce come una nuova visione di maschilità possa contribuire a una società più equa, dove ciascuno sia libero dai vincoli di ruoli sociali obsoleti.
“Promuovere la virtù e prevenire il vizio”
LUNEDI’ 25 NOVEMBRE ORE 11.00 – Sala Mondolfo
Il 31 luglio 2024, nella Repubblica Afghana, è entrata in vigore la legge “Promuovere la virtù e prevenire il vizio” che impone severe restrizioni, in particolare alle donne. Voluta dallo Stato talebano, questa normativa rappresenta un vero crimine contro l’umanità, negando alle donne diritti fondamentali: cantare, ridere in pubblico, parlare ad alta voce, accedere all’istruzione oltre la scuola elementare o utilizzare metodi contraccettivi. Questo il focus dell’incontro nato in seno alla nostra Scuola Superiore per Mediatori Linguistici e Culturali e che vedrà la partecipazione di Elena Buscemi, Presidente del Consiglio Comunale di Milano oltre ad altri rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e del Coordinamento Italiano a Sostegno delle Donne Afghane.
All’iniziativa partecipa “Shakiba“, rivoluzionaria afghana. Modera: Edmondo Capecelatro.
Riflessi di femminilità autentica
LUNEDI’ 25 NOVEMBRE ORE 16.00 – Corridoi segreteria Humaniter
La mostra “Riflessi di femminilità autentica” di Roberto Gandoli rende omaggio alla bellezza e alla forza delle donne di tutte le età e provenienze. Ogni ritratto esplora il potere simbolico del rossetto, espressione autentica e profonda dell’essenza femminile. Attraverso questo viaggio visivo, donne comuni, attrici e professioniste si rivelano con coraggio e vulnerabilità, instaurando un dialogo emozionale senza filtri con il fotografo.
I ritratti catturano l’essenza più vera di ogni donna, evidenziando il rossetto come unico elemento distintivo, scelto personalmente per rappresentare la loro forza interiore. In abiti semplici e senza trucchi elaborati, queste donne esprimono emozioni profonde, regalando sguardi intensi e autentici.
Questa mostra diventa così un toccante omaggio alla femminilità e alla resilienza, celebrando quella forza interiore che accomuna tutte le donne.
La mostra è visitabile sino al 29 novembre.
Unire le forze contro la violenza di genere: costruire un mondo più sicuro e giusto
LUNEDI’ 25 NOVEMBRE ORE 17.30 – Auditorium
Una serata di riflessione dedicata alla violenza di genere, al potere della consapevolezza e della solidarietà. Maria Furfaro ci aiuterà a comprendere cosa sia una relazione disfunzionale e come riconoscerla, mentre Milva Facchetti ci guiderà in una riflessione sull’importanza delle volontarie nel sostenere le donne nel loro percorso di uscita dal maltrattamento. Sarà presente anche Sara, giovane donna sopravvissuta a un tentato femminicidio, che condividerà la sua testimonianza.
A seguire, lo spettacolo “Viva Sara Viva”, scritto e interpretato da Claudia Fontana: un monologo intenso che racconta la storia di una donna sopravvissuta alla violenza, denunciando le carenze del sistema giudiziario e l’indifferenza della società. Con un linguaggio forte e diretto, Fontana invita il pubblico a riflettere sul coraggio di chi lotta per sopravvivere e sulla necessità di rompere il silenzio sulla violenza di genere.